UN ANNO FA CI LASCIAVA IL NOSTRO CARISSIMO PAOLO

In vista dell’anniversario della scomparsa di Paolo Ciofi, il Comitato Direttivo di Futura Umanità, associazione fondata proprio da Ciofi alcuni anni or sono, ha deciso di organizzare, per il prossimo autunno, un convegno che ne ricordi in modo adeguato tutto l’insieme delle sue attività di dirigente politico, di intellettuale, di organizzatore di cultura, di economista, di amministratore, insomma di persona impegnata sui vari fronti delle vita pubblica nel nostro paese. In un momento storico così gravido di pericoli come quello in cui stiamo vivendo questa iniziativa ci sembra particolarmente importante e significativa. Essa infatti rimanda anzitutto a una concezione alta della politica, intesa come attività nobile, diretta alla emancipazione e alla liberazione delle persone, a qualunque nazionalità o sesso appartengano, senza discriminazioni e senza confini, ma proprio in quanto persone inserite in società ancora attraversate da differenze di classe, di origine etnica, di genere. In questo contesto Ciofi ha sempre proposto e valorizzato l’esperienza del socialismo italiano, o meglio del comunismo, visto nella sua linea di sviluppo storico, da Gramsci a Togliatti fino a Berlinguer, senza escludere oviamente personaggi come Luigi Longo, Natta o Nilde Iotti. Da qui discendeva il giudizio negativo sulla cosidetta “svolta” promossa da Occhetto per sciogliere il Pci, fatto che ha privato l’Italia di una vera sinistra democratica, pacifista, antifascista, popolare e di massa, legata alla classe operaia e al mondo del lavoro in genere. Da qui  la conseguente necesità di promuovere non il ricordo in senso nostalgico del termine, ma lo studio e la riflessione su quello che veramente è stato il Partito Comunista Italiano, cercando di recuperare la parte più significativa ed attuale del messaggio e della cultura politica dei comunisti italiani stessi. Tra tutti questi temi certamente spiccano quelli della pace e del disarmo, argomenti sui quali in particolare Berlinguer, ma non solo lui tra i dirigenti comunisti, si è cimentato coerentemente a lungo e in molti modi, dalla promozione di grandi manifestazioni di massa contro varie forme di riarmo fino a diverse concrete proposte per eliminare, o almeno cominciare a eliminare, le armi atomiche, per arrivare finalmente a cancellare la guerra dalla faccia di questo nostro martoriato pianeta. Ciofi ha raccolto molto di questa eredità, che solo in parte io ho ricordato, per farne oggetto non solo di analisi, ma anche di lotta politica attuale, nella convinzione che senza storia e senza memoria, criticamente assunte, sfugge anche il significato del presente, la cui comprensione è decisiva per poterlo cambiare nel senso della democrazia e del socialismo, obiettivi che mantengono intattti la loro attualità di fronte all’evidente e sempre più drammatico fallimento del capitalismo. Il convegno, al quale parteciperanno tra gli  altri  personaggi come Alessandro Hobel, Vladimiro Giacchè, Sandro Morelli e Michele Prospero, tratterà dei temi sopra menzionati e ovviamente anche di molto altro, perchè c’è ancora un grande bisogno delle idee e delle proposte che Ciofi ha cercato di far vivere: un “altro” socialismo, un socialismo sempre più necessario se non vogliamo che prevalga la barbarie della guerra, della sopraffazione, della catastrofe ambientale.

Corrado Morgia 

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