LA PROPOSTA CINESE : UN’OCCASIONE DA NON PERDERE

di Sergio Gentili

a visita del premier cinese XI a Mosca, per imbastire un negoziato di pace per la guerra in Ucraina, è una novità rilevante.

Per la prima volta, la Cina si propone come mediatore credibile, ed agisce come tale, per trovare spazi e contenuti per porre fine al sanguinoso e distruttivo conflitto armato tra ucraini e russi.

Che ci sia nello scenario internazionale una grande potenza che si propone di trovare una via di trattativa per interrompere la guerra è un bene per tutti

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Nel 140° anniversario della morte di Karl Marx (14marzo 1883)

di Lelio La Porta

Se si vuole studiare una concezione del mondo che non è stata mai dall’autore-pensatore esposta sistematicamente, occorre fare un lavoro minuzioso e condotto col massimo scrupolo di esattezza e di onestà scientifica. Occorre seguire, prima di tutto, il processo di sviluppo intellettuale del pensatore, per ricostruirlo secondo gli elementi divenuti stabili e permanenti, cioè che sono stati realmente assunti dall’autore come pensiero proprio, diverso e superiore al «materiale» precedentemente studiato e per il quale egli può aver avuto, in certi momenti, simpatia, fino ad averlo accettato provvisoriamente ed essersene servito per il suo lavoro critico o di ricostruzione storica o scientifica. Questa avvertenza è essenziale appunto quando si tratta di un pensatore non sistematico, quando si tratta di una personalità nella quale l’attività teorica e l’attività pratica sono intrecciate indissolubilmente, di un intelletto pertanto in continua creazione e in perpetuo movimento. Quindi: 1° biografia, molto minuziosa con [2°] esposizione di tutte le opere, anche le più trascurabili, in ordine cronologico, divise secondo i vari periodi: di formazione intellettuale, di maturità, di possesso e applicazione serena del nuovo modo di pensare. La ricerca del leit-motiv, del ritmo del pensiero, più importante delle singole citazioni staccate.

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KARK MARX

Guido Liguori

Il 14 marzo 1883 (esattamente 140 anni fa) moriva Marx. Filosofo, economista, politico, un gigante del pensiero in molti campi, ma anche un appassionato militante e dirigente politico. Non a caso Engels, ricordando l’amico sulla tomba, nel cimitero londinese di Highgate, affermava tra l’altro: “Marx era prima di tutto un rivoluzionario. Contribuire in un modo o nell’altro all’abbattimento della società capitalistica e delle istituzioni statali che essa ha creato, contribuire all’emancipazione del proletariato moderno al quale egli, per primo, aveva dato la coscienza delle condizioni della propria situazione e dei propri bisogni, la coscienza delle condizioni della propria liberazione : questa era la sua reale vocazione. La lotta era il suo elemento. Ed ha combattuto con una passione, con una tenacia e con un successo come pochi hanno combattuto”. Molte cose sono cambiate da allora, in primo luogo il lavoro e i suoi protagonisti. Eppure il Moro, come era chiamato, resta un punto di riferimento e una fonte di ispirazione per tutte le classi e i gruppi sociali in lotta per il cambiamento di se stessi e della società

“DOCUMENTO DI POSIZIONE”

di Sergio Gentili

Sono passate quasi due settimane dalla presentazione da parte della diplomazia cinese del “documento di posizione”, chiamato piano di pace, e tutto tace. Sembra non essere mai esistito. La spiegazione più probabile sta nel fatto che i media, il governo e i partiti italiani abbiano accettato il veto immediato messo dal presidente USA: “se Putin lo applaude, allora come può essere buono?”

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