A. Höbel recensione “La rivoluzione del nostro tempo” ultimo libro di Paolo Ciofi

Alexander Höbel Marxismo Oggi, rivista on line, 10 settembre 2018

Col suo ultimo libro[1]Paolo Ciofi contribuisce a rimettere in circolazione, fin dal titolo, due termini quasi spariti dal dibattito politico, anche nella sinistra “di alternativa”, ossia rivoluzione e socialismo. Naturalmente quella che l’Autore delinea è “la rivoluzione del nostro tempo”; non dunque la riedizione di altre, pur straordinarie, esperienze, ma il cambiamento radicale dello stato di cose presente possibile e necessario nelle condizioni del mondo di oggi. L’obiettivo è quello di un “nuovo socialismo”, strettamente legato alla teoria e alla pratica della “via italiana”, alla strategia gramsciana e togliattiana, al progetto di società delineato nella Costituzione: un patrimonio di elaborazione e di esperienze che da un lato viene aggiornato, dall’altro è concepito come possibile ispirazione non solo per l’Italia, ma anche per altri paesi a capitalismo avanzato. Si tratta, in sostanza, di tornare a riflettere sul tema del socialismo nei punti alti dello sviluppo capitalistico, che invece sono i più arretrati sul piano politico; di tornare a porre, nelle forme adeguate a un contesto del tutto nuovo, il problema della rivoluzione in Occidente. Continua a leggere “A. Höbel recensione “La rivoluzione del nostro tempo” ultimo libro di Paolo Ciofi”

La rivoluzione del nostro tempo. Manifesto per un nuovo socialismo| Paolo Ciofi

Il problema non è salvare il capitalismo, ma ripensare il socialismo: un’altra idea di società, per la quale vale la pena di lottare.

Disponibile in libreria e sul sito di Editori Riuniti il nuovo libro di Paolo Ciofi 

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Come conquistare una più alta civiltà in presenza di straordinarie innovazioni scientifiche e tecnologiche che consentirebbero a tutti e a tutte di vivere una vita libera e dignitosa? Come lottare contro la dittatura del capitale, un sistema di sfruttamento della persona umana e della natura, che tra disoccupazione, precarietà e lesione dei diritti attacca la libertà, accresce le disuguaglianze, diffonde guerre e conflitti fino a mettere in forse l’esistenza stessa del pianeta? Questa è la rivoluzione del nostro tempo. Il problema non è salvare il capitalismo, ma ripensare il socialismo. Un’altra idea di società, di relazioni tra gli esseri umani e con la natura, per la quale vale la pena di lottare.

 

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La rivoluzione del nostro tempo | Introduzione

Siamo immersi in una formazione economico-sociale dominante ma decadente, percorsa da contraddizioni distruttive. Il sistema perde efficienza, la produzione ristagna, il pianeta degrada, la disoccupazione e la precarietà si diffondono, la povertà si estende, e milioni di persone muoiono di stenti e di fame nel mondo. I rischi di una guerra nucleare crescono. Sono segnali drammatici che ci indicano uno stato di fatto di enorme portata: siamo entrati nella fase decadente di un sistema, cui corrisponde la fine del dominio degli Stati Uniti nel mondo. La crisi in cui viviamo non è solo economica, è la crisi generale di un’intera formazione storica. Sono in gioco la libertà e l’uguaglianza degli esseri umani, l’esistenza stessa del pianeta, pur in presenza di una rivoluzione scientifica e tecnologica che consentirebbe di avanzare sulla via di una nuova, più elevata civiltà. E l’Italia sta dentro questo processo a cui si sommano antiche arretratezze. Continua a leggere “La rivoluzione del nostro tempo | Introduzione”

Pubblicato il libro “A Cent’anni dalla Rivoluzione di Ottobre”

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Atti del Convegno promosso da «Futura Umanità. Associazione per la storia e la memoria del Pci» Roma, 28-29 settembre 2017.

A cura di Paolo Ciofi e Gennaro Lopez.

«Tenere viva con serio studio la memoria storica delle vicende del movimento operaio socialista e comunista nelle sue diverse forme e dunque del Pci, che ne fu parte autonoma e originale, non dovrebbe essere considerato unicamente un interesse delle formazioni che si dicono di sinistra, un interesse peraltro stolidamente negato da quelle nate sotto il segno della damnatio memoriae. Tra l’altro, chi ha abbracciato questa pratica dicendosi innovatore non ha fatto altro che imitare, oltre che pessimi modelli antichi, un tragico costume dell’età staliniana, quando la cancellazione delle immagini visive dei capi dell’ottobre, a partire da Trotsky, precedeva o seguiva la cancellazione fisica».
(Dalla relazione di Aldo Tortorella)

IL LIBRO PUO’ ESSERE ACQUISTATO DAI SOCI CHE RINNOVANO LA TESSERA PER IL 2018 AL PREZZO DI EURO 5 (INVECE CHE 12) IN OCCASIONE DELL’ASSEMBLEA ANNUALE DELL’ASSOCIAZIONE IL PROSSIMO 17 MARZO C/O VIA GALILEI N.53 ROMA ORE 10.00

La politica come impegno collettivo.

Unknown-1Prefazione di Piero Di Siena a Angelo Raffaele Ziccardi, La politica come impegno collettivo, Barile Editore, Irsina 2016.

E’ un bene che, finalmente, Angelo Ziccardi abbia deciso di mettere nero su bianco il racconto della sua lunga esperienza di militante del Partito comunista italiano, di dirigente sindacale e politico, di uomo delle istituzioni democratiche in Basilicata e a livello nazionale. Per la sobrietà con cui in queste pagine ricostruisce le tappe che hanno segnato la sua esperienza politica, senza indulgere a quell’”autobiografismo” cui quasi inevitabilmente la memorialistica spesso è costretta a cedere, egli ci offre non solo una testimonianza di vita ma lo spaccato di una grande esperienza collettiva realizzatasi all’indomani del secondo dopoguerra nelle pieghe più profonde della società italiana. Si tratta della costruzione di quella democrazia organizzata, innervata dalla consapevole costruzione di corpi intermedi (non solo partiti, ma sindacati, associazioni, forme embrionali di democrazia economica quali la cooperazione e la mutualità diffusa) che ha caratterizzato la vita della prima fase della Repubblica sino al fallimento del “compromesso storico” e all’assassinio di Aldo Moro. Continua a leggere “La politica come impegno collettivo.”