Di Aldo Pirone
In occasione dell’ anniversario della Rivoluzione d’Ottobre, per ricordare il grande evento che diede la sua impronta a tutto il XX secolo e oltre, pubblichiamo in questi giorni alcuni articoli sui fatti del 1917 e sulla loro interpretazione.

Martedì 3 settembre Ezio Mauro nell’ottava puntata del suo “Romanzo russo” è tornato a parlare del “Testamento di Lenin”. Al di là dello scritto di Mauro il tema del passaggio da Lenin a Stalin è da non sottovalutare ai fini di una riflessione storica e storicista sulla costruzione del socialismo in Urss.
Di cosa si tratta? Di una lettera, scritta dal rivoluzionario russo tra il 22 e il 26 dicembre, – con una aggiunta riguardante la proposta della rimozione di Stalin da segretario del 4 gennaio successivo – indirizzata al Congresso del Partito comunista russo (bolscevico) che doveva rimanere segreta e aperta solo dopo la sua morte. In essa si davano giudizi su Trotzkij, Stalin, Zinoviev e Kamenev, Bucharin e Pjatakov e si faceva la proposta di aumentare di 50 ai 100 membri del CC tratti dagli operai di fabbrica. Quella lettera passò poi alla storia come il “Testamento di Lenin”.