Visionari

Mercoledì 17 dicembre 2025, alle ore 16:00, presso lo s pazio espositivo “La Vaccheria” di via Giovanni l’Eltore (35 Roma) è prevista l’inaugurazione della mostra “Visionari, storia, impegno civile, politico e culturale della casa delle culture a Roma” insieme per una Casa delle culture democratiche e costituzionali, promossa dall’Associazione dellaRepubblica per la storia dell’Italia repubblicana con il patrocinio della Presidenza dell’Assemblea Capitolina.

La presenza di tutti renderà importante questa iniziativa, con la vostra partecipazione alla mostra e ai dibattiti che si terranno possiamo dare il nostro contributo allo sviluppo dei valori politici, culturali e sociali fondati con la Repubblica e sanciti dalla nostra Costituzione.

Sarà anche un’occasione per rinsaldare i legami della nostra comunità, dove si potranno ritrovare il valore dell’Associazione dellaRepubblica, nel quale riconoscerti e condividerne le finalità.

Vi aspettiamo.

Paolo Ciofi e Roma

Di Sandro Morelli

Lunedì 18 novembre 2024 presso il Teatro di Porta Portese in Roma, Futura Umanità e l’Associazione per il Rinnovamento della Sinistra hanno organizzato il convegno dal titolo “Il compagno Paolo Ciofi – Socialismo e democrazia nel percorso di un comunista italiano”.

Pubblichiamo i testi delle relazioni dei partecipanti all’iniziativa.

Il mio primo incontro ‘ravvicinato’ con Paolo fu nel maggio 1977, quando − convocato − lo raggiunsi a via dei Frentani, nella Federazione romana del PCI della quale era stato eletto segretario qualche mese prima, nel 1976, dopo essere stato segretario a Latina e, poi, segretario regionale del Lazio, succeduto a Enrico Berlinguer.

Cominciò così una frequentazione assidua, perché Paolo mi propose ‘ufficialmente’ di divenire funzionario di partito nella segreteria della Federazione: un onore e una responsabilità francamente inaspettate, per me che allora, poco più che trentenne, ero il responsabile regionale della Lega delle cooperative del Lazio che, (come potete immaginare, in quei tempi soprattutto), nella sua componente comunista ‘rispondeva’ – per gli orientamenti politici e non solo… − al partito romano e laziale.

Si trattò, dunque, di una frequentazione politica pressoché quotidiana che sarebbe sfociata, anni dopo, in una sincera amicizia fatta non di frequentazioni di tipo ‘familiare’, ma di frequenti incontri e colloqui nell’ora di pranzo e, per un certo periodo anche di collaborazioni ‘reciproche’, almeno nella fase iniziale della prima ‘creatura’ di Paolo, Articolo 1, un’Associazione dedicata ai problemi del lavoro e, reciprocamente, con articoli che Paolo scrisse per Quale Stato, la Rivista della Funzione pubblica CGIL della quale mi occupavo dopo aver lasciato il funzionariato politico, con la fine del PCI.

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