Sabato 16 febbraio a Roma, nella sede dell’associazione culturale Enrico Berlinguer, si è svolta l’assemblea annuale di Futura Umanità. Associazione per la storia e la memoria del Pci, con all’ordine del giorno Il ruolo dell’Associazione e il programma delle iniziative per l’anno in corso; oltre alcune modifiche statutarie e il rinnovo degli organismi dirigenti.
I lavori sono stati aperti dal presidente Gennaro Lopez, che nella sua relazione introduttiva ha tracciato un’approfondita e lucida analisi dell’attuale crisi della democrazia rappresentativa, delle sue cause e delle sue manifestazioni più drammatiche, sottolineando la necessità di affermare sempre di più il ruolo pedagogico di Futura Umanità: lavorare per la memoria, come recita il nome stesso dell’associazione, ma per elaborare e fornire gli strumenti per una critica del presente.
In quest’ottica, vanno inserite le proposte di iniziative da mettere in campo nel corso del 2019: il trentennale della caduta del Muro di Berlino; un momento di analisi della società cinese e del suo peso nel mondo; l’anniversario dell’”autunno caldo” (1969).
Si tratta di iniziative, come è stato sottolineato anche nel corso del dibattito seguito alla relazione introduttiva, che andrebbero pensate come percorso di avvicinamento alla scadenza del 2021, quando cade il centenario della fondazione del PCI. Anniversario al quale l’associazione dovrebbe dedicarsi fin da subito, immaginando di fatto un programma triennale.
Dal dibattito, – nel quale sono intervenuti Corrado Morgia, Guido Liguori, Carmela Covato, Alexander Höbel, Piero Di Siena, Sergio Gentili , – è anche arrivata la sollecitazione ad attivare sinergie e collaborazioni con altre associazioni e istituzioni, in particolare l’Anpi e il mondo del lavoro; promuovere un ciclo di incontri sulla storia del Pci; ampliare la presenza dell’associazione oltre Roma; lavorare alla comunicazione rafforzando e migliorando il sito.
Nel suo intervento conclusivo, Paolo Ciofi ha tra l’altro sottolineato e analizzato i gravi rischi di involuzione storica, raccomandando però di operare un’analisi differenziata del momento politico e sociale. In modo da far emergere le contraddizioni interne al capitalismo del nostro tempo, e quindi anche le possibilità di uscire dalla crisi verso una civiltà più avanzata. In tale contesto va valorizzata come punto di riferimento per una possibile alternativa la grandiosa manifestazione sindacale del 9 febbraio a San Giovanni: sia per la straordinaria partecipazione unitaria, sia per la qualità dei contenuti da proporre in Italia e in Europa.
Concluso il dibattito, si è proceduto all’approvazione del bilancio, presentato da Mario Ruggiano, e alle modifiche statutarie tutte approvate all’unanimità.
È seguita poi l’elezione degli organismi dirigenti, anch’essi votati all’unanimità.
Il Comitato direttivo di Futura Umanità risulta così composto:
Michela Becchis, Paolo Ciofi, Carmela Covato, Sergio Gentili, Alexander Höbel, Guido Liguori, Gennaro Lopez, Fulvio Lorefice, Corrado Morgia, Mario Ruggiano, Andrea Sonaglioni, Romina Velchi.
Sono stati eletti nel Collegio dei Garanti:
Nino Ferraiuolo, Lelio La Porta, Ignazio Mazzoli.
Subito dopo si è riunito il Comitato direttivo che all’unanimità, dopo aver ringraziato per il suo impegno Gennaro Lopez il quale ha ritenuto di non poter proseguire nella sua funzione di presedente, ha eletto presidente Alexander Höbel. Mario Ruggiano è stato rieletto segretario. Presidente onorario è stato confermato Paolo Ciofi.