La lezione di Togliatti sulla democrazia in un mondo che tende a cancellarla

Di Sergio Gentili

Il 21 agosto prossimo ricorre il 60° anniversario della morte di Palmiro Togliatti. Per ricordare il grande dirigente comunista scomparso a Jalta nel 1964 pubblichiamo in questi giorni alcuni scritti dedicati al suo pensiero e alla sua opera.

Il seguente articolo di Sergio Gentili è stato già pubblicato sul blog strisciarossa il 14 agosto scorso.


Palmiro Togliatti ha lasciato questo mondo 60 anni fa, il 21 agosto del 1964. Il leader comunista è vissuto in un’epoca molto diversa dall’attuale, in un mondo spaccato in due dalla guerra fredda. Eppure, molti dei suoi insegnamenti ideali e politici sono tutt’oggi di estrema utilità. In particolare, attualissimo è il pensiero sul legame inscindibile tra democrazia e socialismo che rappresenta il nucleo centrale del suo impegno rivoluzionario per affermare la costruzione del socialismo in Italia e nell’Occidente. La saldatura, teorica e pratica, tra socialismo e democrazia è stata per Togliatti una bussola, l’asse centrale della sua elaborazione e azione politica fin dalla metà degli anni Trenta del secolo scorso.

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Un partito nel nome di Gramsci

Di Guido Liguori

Il 21 agosto prossimo ricorre il 60° anniversario della morte di Palmiro Togliatti. Per ricordare il grande dirigente comunista scomparso a Jalta nel 1964 pubblichiamo in questi giorni alcuni scritti dedicati al suo pensiero e alla sua opera.

Il seguente articolo di Guido Liguori è stato già pubblicato su “il Manifesto” il 21 agosto del 2014

La decisione del segretario del Pci di difendere il dirigente comunista in carcere, forzandone talvolta le posizioni, nasceva dalla convinzione di essere in presenza di una delle figure più rilevanti del marxismo novecentesco.

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L’impronta di Togliatti

Di Alexander Höbel

Il 21 agosto prossimo ricorre il 60° anniversario della morte di Palmiro Togliatti. Per ricordare il grande dirigente comunista scomparso a Jalta nel 1964 pubblichiamo in questi giorni alcuni scritti dedicati al suo pensiero e alla sua opera.

Il seguente articolo di Alexander Höbel è ripreso da “Critica Marxista”, 2021, n. 1-2.

Già negli anni dell’esilio Togliatti individua la strada di un partito che sia promotore di una rivoluzione popolare, nazionale e antifascista. La svolta di Salerno, la democrazia progressiva, il partito nuovo. Il 1956, dal XX Congresso del Pcus all’VIII Congresso del Pci. Gli ultimi anni: nuove acquisizioni, dubbi, bilanci.

Se è vero che, come sottolineava Lucio Magri, il «genoma Gramsci» ha caratterizzato in larga misura la cultura politica del comunismo italiano, l’impronta che su quest’ultimo ha lasciato Palmiro Togliatti è non meno indelebile, considerato che del Pci egli è stato il principale dirigente dalla seconda metà degli anni Venti fino alla sua scomparsa, nel 1964, e che anche sul piano teorico il suo contributo è stato di notevole portata. Comune ai due leader è l’esperienza ordinovista, che Togliatti individuava come il sostrato ideologico della nuova impostazione del Pcd’I dopo gli anni della direzione bordighiana; comune anche l’acquisizione della centralità della dimensione di massa della politica contemporanea», che influenzò non poco le loro concezioni del partito, e dunque la rilevanza del nesso socialismo-democrazia.

(continua nell’allegato)

Svolta di Salerno: ottant’anni fa l’intuizione di Togliatti che cambiò l’Italia liberata

Di Francesco Barbagallo

Il seguente testo, già pubblicato sul sito strisciarossa.it, è un estratto in anteprima della relazione di Francesco Barbagallo per il convegno «Togliatti, la “svolta di Salerno” e le radici della Repubblica» organizzato da Futura Umanità – Associazione per la Storia e la Memoria del PCI, che si terrà sabato 25 maggio presso la Camera del Lavoro di Napoli a partire dalle 9:30.

Nell’inverno del 1944 la situazione politica nel regno del Sud, controllato dall’Allied Military Government (AMG), appare ancora bloccata dal contrasto istituzionale insorto tra i partiti antifascisti riuniti nel Comitato di Liberazione Nazionale e il governo regio presieduto dal maresciallo Pietro Badoglio. A marzo si concludeva la trattativa avviata al principio del ’44 tra il diplomatico italiano Renato Prunas, segretario generale del ministero degli Esteri, e il rappresentante sovietico nel Mediterraneo Andreij Vysinskij, che assicurava al regno del Sud il riconoscimento da parte dell’Unione Sovietica.

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«Correte, Ercoli è qui», la svolta di Salerno

Di Guido Liguori

Pubblichiamo l’articolo di Guido Liguori uscito oggi per “il manifesto” in vista del convegno nazionale organizzato da Futura Umanità dal titolo «Togliatti, la “svolta di Salerno” e le radici della Repubblica»

Quando la sera del 27 marzo 1944 un uomo bussò alla porta della Federazione napoletana del Pci, la Seconda guerra mondiale e la lotta di liberazione contro il nazifascismo erano ancora in corso. C’era il coprifuoco, i bombardamenti tedeschi da pochi giorni avevano causato in città centinaia di morti e anche il Vesuvio in eruzione creava preoccupazione e paura. Solo tre uomini, tra cui il futuro amatissimo sindaco di Napoli Maurizio Valenzi, che avrebbe raccontato l’episodio in un suo libretto famoso, si trovavano ancora nella sede del partito. Fu il segretario Cacciapuoti ad andare ad aprire. E a dare ai compagni l’inattesa notizia: «Correte, Ercoli è qui».

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Svolta di Salerno (locandina e programma dell’evento)

In occasione dell’80º anniversario della “svolta di Salerno” Futura Umanità organizza il 25 maggio p.v. a Napoli un convegno dal titolo “Togliatti, la ‘svolta di Salerno’ e le radici della Repubblica“.

Pubblichiamo il programma della manifestazione che si svolgerà sabato 25 maggio 2024, dalle ore 9:30 alle 18:00 presso il Salone “G. Federico” della Camera del Lavoro di Napoli della CGIL in via Toledo 353

SESSIONE MATTUTINA (ore 9:30-13:00)

Presiede Nino Ferraiuolo
Saluto di Eugenio Donise
Introduzione di Alexander Höbel

Relazione di Francesco Barbagallo: Togliatti da Mosca a Salerno

Interventi di
Aldo Tortorella: La svolta vista dal Nord
Lucia Valenzi: C’è Togliatti! Il compagno Ercoli a Napoli nei ricordi di Maurizio Valenzi
Aldo Abenante: Napoli 1944-1947
Piero Di Siena: Riflessioni su Togliatti, Stalin e la svolta
Adriano Giannola: Togliatti e l’unità della nazione

Dibattito

SESSIONE POMERIDIANA (ore 15:00-18:00)

Presiede Alexander Höbel

Corrado Morgia: Dalla politica di Salerno alla costruzione del partito nuovo
Massimo Villone: Togliatti costituente
Francesca Chiarotto: Il Gramsci di Togliatti, il Gramsci di tutti
Gianluca Fiocco: La lotta per la pace e il dialogo col mondo cattolico
Luciano Canfora: L’ultimo Togliatti
Luciana Castellina: Berlinguer e la “seconda svolta di Salerno”

Dibattito
Conclusioni